lunedì 9 marzo 2009

UNA SIGARETTA PERFETTA? breve manuale di degustazione ed analisi.

Salve a tutti,

Oggi come sempre più spesso sta avvenendo,ci accingiamo a postare un intervento che parrebbe esulare dall'attività ordinaria del blog.Non recensiremo direttamente alcun prodotto,la precipua finalità che ci induce alla redazione di questo scritto sta nel fornire ai nostri lettori alcune nozioni essenziali per orientarsi al meglio durante le analisi relative ad un'esperienza di fumo,evitando così di cadere nelle insidiosissime e devastanti trappole che l'imperizia e l'ignoranza sono use tendere al fumatore medio.La prima nozione essenziale da chiarire, è quella relativa alla scelta della sigaretta,e di riflesso alla concezione della sua elezione da parte del fumatore;considerare il fumo un vizio inappagante e di natura prettamente pscicologica,esautorandolo della dimensione organolettica,conduce in maniera subdola ed infingarda all'aberrante conclusione che ogni prodotto a prescindere dalla qualità,sia egualmente valido nell'estinguere la pulsione indotta dalla dipendenza,un proverbio recita:ricorda che anche l'acqua sporca è capace di spegnere il fuoco;un assioma logico,confermato indiscutibilmente dalla realtà empirica,che tradotto nel nostro ambito di di indagine,perlappunto,è un invito a lasciar negletto un necessario discernimento qualitativo in luogo del soddisfacimento delle sensazioni epidermiche di natura più vile.Il nesso causale richiamato dal proverbio,sembra costituire in via analogica interessanti estensioni in molti campi della vita pratica,tuttavia nella nostra materia bisogna ritenere che partire da un simile presupposto comporterebbe quali ineluttabili conseguenze soltanto filosofemi e paralogismi,ictu oculi rispondenti alle più elementari regole logiche,tuttavia aspramente cozzanti contro i dati della vita pratica e dell'esperienza.Nel soddisfare la discussione intorno alle tematiche adunque preselezionate,predisporremo all'uopo alcune informazioni che non vogliono essere trasmesse soltanto a mero titolo esemplificativo,ma speriamo possano operare ben più in profondità,minando alla base i fondamenti logici di alcuni luoghi comuni invero abbastanza invalsi tra la pletora di fumatori che è avvezza confrontarsi con gli argomenti di discussione ivi riportati.Chiarito che per noi non abbisogna considerare il fumo come semplice tentativo di estinzione fisico di una pulsione psicologicamente indotta,passiamo appunto ad occuparci del perchè accanto alla dimensione riduttiva poc'anzi richiamata,ve ne è un'altra la cui esplorazione è ben più gioiosa ed intrigante,nonchè massimamente ignota a pleiadi di consumatori.La ricerca dell'eccelenza,questa è l'espressione chiave,il perno intorno al quale,ruotano e ruoteranno la mente e l'anima del fumatore esperto.Operare criticamnte una cernita,catalogando con acribia,perizia e razionalità una gamma di prodotti,stabilendo tra essi relazioni comparative di varia natura,rappresenta un buon avvio per gli aspiranti fumatori di classe.Dunque l'avanzamento di status è esclusivamente conseguibile attraverso la produzione di un giudizio meditatato e ponderato,dal quale un terzo possa agevolmente evincere i tratti salienti del prodotto passato in rassegna,dal quale il lettore possa comprendere chiaramente i rilievi formulati dall'autore e misurarli con eventuali obiezioni e controbiezioni; per pervenire ad un livello simile è necessario affinare quanto più possibile il palato, sovente oberato ed obnubilato da vecchie abitudini dure a morire.Sarebbe raccomandabile non fossilizzarsi imperterriti sullo stesso prodotto,per quanto,prima facie,esso valido appaia,bensì variarne consumo ed incidenza in maniera tale che il senso del gusto non risulti circoscriversi in un ambito monocromatico,nel quale il prodotto abitualmente fruito funge come canone ideale nelle comparazioni critiche,dando vita così a giudizi,che eufemisticamente definirei fuorvianti.Senza addurre motivazioni ed argomenti supplementari a sostegno della tesi poc'anzi esposta,appare dunque evidente che sia giunto il momento di passare alla fase successiva.La criticità del fumatore medio,latita,sedotta dal miraggio del fissismo,per cui una volta,trovato un prodotto capace di aggradare,anche in maniera sommaria le sue esigenze più immediate,è difficile che se ne discosti spontaneamente,con ciò che naturalmente ed inevitabilmente ne consegue.Spesso l'oggetto in questione viene innalzato al rango di prima ed unica scelta.Soltanto dopo una ricerca scarsamente documentata,per cui non si ha un progresso del livello culturale del consumatore.Da qui scaturisce l'esigenza di porre in essere canali di informazione,capaci di guidare ed istruire il fumatore nelle sue scelte.Adesso spiegheremo per sommin capi come nasce una recensione,in altre parole ci accingiamo,apertis verbis,a mettere sul mercato i segreti del mestiere,affinchè un più largo strato di interessati ne possa liberamente fruire,alfine della formazione di una coscienza critica,in altre parole la fase teleologica della nostra attività.La consumazione fisica della sigaretta,non dovrebbe ridursi alla meccanica inalazione ed aspirazione di quest'ultima,bensi ad una ragionata degustazione condotta attraverso un animo concentrato ed aperto al nuovo.

CAPITOLO I : SUL SAPORE

Analizzare il sapore,e gli epifenomeni ad esso intimamente interconnessi,è un'attivita da condursi secondo una metologia che ha da essere il più obiettiva e scientfica possibile,alfine di fornire un giudizio rispecchiante criteri di razionalità,e non snaturato da percezioni emesse sotto la gravosa cappa del mendace solipsismo interpretativo,da sempre foriero di conclusioni poco illuminate ed illuminanti,che scevre del dialogo e del confronto mai indurrano ad un'effettiva implementazione ed evoluzione del sitema vigente,nondimanco recepite a livello dottrinale,meno di lettera morta dunque.Va esaminata con acribia sia la qualità oggettiva delle strutturazione aromatiche,correlativamente ad un sistema di riferimento incentrato sull'equilibrio e sull'armonia,eveuntuali correzioni in via equitativa sono concesse qualora,l'astratta realtà esaminda conduca a conclusioni stridenti con l'universo fattuale.

CAPITOLO II : SULLO STORDIMENTO

L'oggettiva qualificazione numerica della sensazione di stordimento,è di ardua computazione scientifica,come arduo appare trovare una metodologia analitica atta ad inglobare la vasta gamma di percezioni derivanti fdall'esperienza in questione.La valutazione va condotta sia avendo riguardo sia dell'intensità che della qualità,secondo i canoni di assoluta oggettività richiamati in precedenza,dunque la denominazione dell'indicatore prima facie potrebbe apparir fallace,evocando una dimensione prettamente quanititativa,in ogni caso è bene individuare il ruolo determinante del profilo qualitativo,altrimenti alte carature sarebbero un'accezione a basso grado traslativo di alte sofferenze,producendo cosi mendacità più atroci e micidiali della fallacia indotta dal carattere ambiguo della denominazione.

CAPITOLO III : SULLA QUALITA'.

In merito alla qualità del prodotto è bene esplicare con scrupolosità tutti i tratti peculiari annoverati tra le fila di tale indicatore.Sia la meteria di prima di maggiore rilevanza,sia le rimanenti debbono essere passibili di un'attentissima analisi.Anche qui cozzando con la fallace denominazione dell'indicatore,il sintagma inganna il lettore inesperto facendogli focalizzare l'attenzione su tematiche avendo ambito di applicazione assai depotanziato rispetto al contesto fattuale che sarebbe da analizzarsi per ottenere un recensione completa.

CAPITOLO IV : SULL'ORIGINALITA'.

La materia dell'indicatore soprastante ha come oggetto sia quel del prodotto,sia in prospettiva di più ampio respiro,altre dimensioni afferenti alla sfera concettuale.Tanto vale per il prodotto,ed minormente per il produttore,qualora ciò contribuisca ad evidenziare tratti distintitivi e caratterizzanti dell'oggetto analizzato.L'unicità e la rarita hanno da essere trattate sotto ogni punto di vista ritenuto utile sia a titolo esemplificativo,sia a titolo didattico valutando la rilevanza oggettiva dell'informazione nell'esperirne.

CAPITOLO V : SULLA PERSONALITA'.

Qui l'oggetto del nostro esame è il target al quale il prdotto si riferisce, ed in via estensiva al tipo di consumatore abituale inquadrato in un diorama sinottico nel quale venga importata attraverso un filtro le cui maglie non devono essere mosse da una discrezionalità troppo ampia,ogni informazione all'uopo ritenuta idonea a soddisfare ogni eventuale lacuna informativa ed a fugare ogni eventuale dubbio intorno alla complatezza dell'informazione,espungendo ogni ambiguità palesata nella stesura della recensione.

CAPITOLO VI : SULLO STILE .

Anche qui è bene approntare un discorso che rivesta una dimensione quanto più globale possibile,abbracciando tutti le tematiche oggetto di rapporti correlativi diretti o meno,e tutti i relativi epifenomeni con le conseguenti interrelazioni importate,sia desumendo in via diretta siamediante deduzioni inferenziali,anche qui il fine della maggiore elasticità dell'indivatore in questione,rispetto a quelli individuati nei cap I,II,III, ,è ravvisabile nell'intento sia di rendere più personale l'opinione fornita,purtuttavia ancorando i risultati finali ad una obiettiva metodologia d'indagine,purtuttavia non scevra di assennate ed ocultate valutazioni discretive,sia con un intento equitativo qualora la rigidità di taluni indicatori aspramente cozzino con la realtà effettuale.

CONCLUSIONI.

In questo breve compendio,invero a tratti poco attraente per il fumatore medio abbiamo deciso di esporre,almeno per sommi capi,il modus operandi di coloro che vorrebbero operare un'attenta analisi dei prodotti nella maniera più oggettiva possibile.Il testo è generico e poco approfondito,tuttavia,in ogni caso si tratta di un buon punto di partenza per coloro che si erano interrogati circa le modalità di realizzazione di una recensione.A scanso di equivoci abbiamo esposto all'aria aperta tutti i segreti del mestiere.Salutandovi preannucio che nei prossimi mesi ci saranno interessanti novità.

STAFF

38 commenti:

Anonimo ha detto...

CAMEL ORIGINAL SENZA FILTRO.
Una domanda interessante x lo Staff:
Ho comprato e provato le Camel senza filtro...ed ho notato che sembrano addirittura + leggere delle normali Camel Filters...anche i valori rispecchiano questa sensazione; molto buono anche il sapore.
Ora io mi chiedo...ma come è possibile che una sigaretta senza filtro abbia li stessi valori, se non + bassi della sua controparte con filtro? Ed in +, vorrei chiedervi, se al netto di questa constatazione sulle sostanze che si inalano, secondo voi faccia comunque molto + male fumare una sigaretta senza filtro rispetto alle altre.
Grazie...e continuate così...magari recensendo proprio le Camel di cui vi ho parlato!

Anonimo ha detto...

fumare una sigaretta senza filtro, fa più male a prescindere dai valori,il filtro blocca molte sostanze nocive,il sapore è di intensità paragonabile a quello delle normali camel filters,tuttavia sussistono palesi differenze di cui potremo occuparci in futuro.

Anonimo ha detto...

Mamma mia. Come è difficile capire il linguaggio che avete usato...
Vi seguo da molto tempo e aspettavo un'altra recensione... sono rimasto scontento.

Ah... il listino dell'AAMS ha una nuova marca PIÑA COLADA: 4€ - pacchetto da 20. Finalmente una marca che si discosta dall'usuale sapore delle sigarette italiche. Sic stantibus rebus mi sembra doveroso riservare una delle vostre prossime recensioni ad un brand così particolare.

Anonimo ha detto...

Complimenti per blog, è molto interessante e ben curato.
Colleziono pacchetti di sigarette da molti anni e ho raggiunto quota 300 pacchetti diversi, ai quali vanno aggiunti pacchetti esteri - tipo Marlboro israeliane - che per via della scritta in ebraico sul pacchetto, acquistano una loro unicità.
Purtroppo, per mia negligenza, ho perso parecchi pacchetti durante un trasloco. Marchi come: No comment; Al Capone, ed altri che nemmeno mi ricordo sono andati perduti per sempre, oppure no?
Infine, vorrei chiedere ai visitatori di questo blog se per caso avete dei pacchetti insoliti a casa, cioè non proprio comuni. Io sarei interessato e pagherei le spese di spedizione.
Per chi fosse interessato può contattarmi via mail: carlo.giannascoli@live.it

Buona boccata a tutti :-)

Anonimo ha detto...

qualcuno di voi a mai provato il tabacco da masticare?

Anonimo ha detto...

Ma "AL CAPONE" è una marca di sigari non di sigarette... o mi sbaglio?

Anonimo ha detto...

al capone credo sia 1 marca di sigari......al giorno d'oggi prendere tabacco da masticare non ha senso....ha 1 sapore molto penetrante,macchia i denti e fa male alla salute.

Anonimo ha detto...

va bhè credo che per una volta valga la pena provare!

Anonimo ha detto...

Ciao, vorrei un vostro autorevole parere..
quale e' secondo voi la marca che produce la migliore selezione di tabacchi?
Mi spiego meglio: secondo me le camel sono le migliori. Oltre a mantenere viva la tradizione delle senza filtro vedo che oltre ai tipi piu' commerciali (gialle -che peraltro ho sempre amato- e blu) ha sfornato anche le natural flavor, senza additivi e che se non sbaglio esistono anche in versione da rollare, le orange e leggo affascinato in questo blog della esistenza delle rare e delle basma.
Ci sono altre marche che hanno un'occhio anche alla varieta' e qualita' delle loro produzioni?
Le marlboro ad esempio hanno le blend 29, red, gold e le compact (che non capisco proprio se non per meri fini commerciali), quasi tutte le altre si limitano a normali leggere superleggere e a volte slim.
Forse le dunhill che hanno la versione "top leaf" pressoche' sconosciuta?

ciao e grazie

Anonimo ha detto...

un piccolo indizio sulla prossima recensione?

Anonimo ha detto...

Vi seguo da sempre,e per la prima volta vorrei invitarvi a usare un linguaggio meno aulico e ricercato,che nel vostro caso per l'eccessivo uso di arcaismi e artifici grammaticali risulta spesso(toccando i massimi storici in quest' ultima recensione che,nonostante il nobile progetto che ne ha dettato la pubblicazione,risulta a tratti incomprensibile) un codice pressocchè indecifrabile.Nonostante la ricerca di un italiano elegante,che nell'ambito del blog sarebbe lo strumento perfetto per le recensioni,sia un merito,sottolineo che la lingua del blog sovente sfocia in un ridicolo quanto emblematico e oscuro italiano settecentesco.Detto ciò,vi rifaccio i miei più sentiti complimenti per il vostro lavoro.

Anonimo ha detto...

vi prego recensite le camel light

Anonimo ha detto...

vi prego recensite le camel light

Anonimo ha detto...

Recensite le Camel senza filtro (original), le migliori sigarette reperibili in Italia.

Anonimo ha detto...

Mi associo alla richiesta della recensione delle Camel Blue.....e in generale del marchio Camel.....da buon Toscano vi dico che... "Non ci capiscono 'na sega questi di Fumare con stile....hanno sbandierato la bontà delle American Spirit, quando a fronte di un prezzo elevato la qualità è nella norma e per fare un tiro serve un compressore da 15 bar...ma via dai!!! Recensite Camel....visto che di cadute di stile ne avete fatte molte...vedi Esportazione....Gitanes (almeno queste hanno un certo fascino...ma sapore pessimo)....Barclay(inutili...con quel filtro che dopo 3 tiri si attacca e copre i fori di ventilazione);
NON CERCATE TANTO LONTANO O MARCHE ASSURDE....LE DAVIDOFF SONO BUONE MA NON VALGONO IL LORO PREZZO...IN + SECCANO MOLTO LA BOCCA.....PROVATE E SCEGLIETE CAMEL...NON VE NE PENTIRETE!!!

Anonimo ha detto...

Scusami tanto,visto che sei questo grande esperto perchè non ti apri l'ennesimo sito personale in cui rivedere la nostra politica delle recensioni adattandola al tuo gusto?
Come ti permetti di esporre il tuo pensiero con una tale volgarità?Forse qualcuno qui non ha capito che non siamo un gruppo di liscio dove un signore dal pubbluco si avvicina e chiede con insistenza di suonare "Romagna mia", lo abbiamo ripetuto a più battute,i vostri consigli sono sempre ben accetti,la dimostrazione è la recensione delle gitanes,delle barclay...sigarette che erano state richieste più volte dai nostri lettori,ma che noi valutavamo degne di una prova.Nessuno ti obbliga a leggere queste pagine,che tra l'altro data la loro pubblicazione su una piattaforma come Blogspot,gratuita e semplice,non pretendono certo di porsi come dogma irrinunciabile nel saper fumare.Tuttavia c'è molta gente che continua a sostenerci e noi cerchiamo di fare del nostro meglio per accontentare queste persone eccezionali che danno senso al nostro "lavoro".
ASPETTO TREPIDANTE DI LEGGERE LE TUE RECENSIONI SU UN TUO BLOG DOVE CI SPIEGHERAI VERAMENTE COSA DOBBIAMO FUMARE PER CAPIRE QUALCOSA DI PIU' DI UNA SEGA-
CORDIALI SALUTI
FMS STAFF

Anonimo ha detto...

hahahahahahah grandi
ma siete sicuri che le camel senza filtro sono vendute in italia? potrei avere la foto di un pacchetto?

Anonimo ha detto...

hahahahahahah grandi
ma siete sicuri che le camel senza filtro sono vendute in italia? potrei avere la foto di un pacchetto?

Anonimo ha detto...

secondo voi dal punto di vitsa del sapore sono meglio le camel light o le marlboro light?

Godsize (Staff Manager) ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Bene,non so sei quello che ieri ci criticava,se così fosse ti ringrazio,hai raccolto il mio consiglio,adesso anche tu hai il tuo bel blog dove dire la tua,a questo punto quanti siamo? 5?Sicuramente tra i blogger esistenti sei quello che si è fatto più pubblicità attaccandoci.Le tristi regole del mercato.
Buona fortuna,la prossima volta gia che ci sei recensisci le stop o le bis,no?Sicuramente le reputerai degne di un Oscar date le valutazioni che hai attribuito alle Camel.
Complimenti.
STAFF

Anonimo ha detto...

In che senso si puo' avere una foto delle camel senza filtro??
IO lavoro in un tabacchi e ti assicuro che esistono (se non ti fidi controlla pre ad esempio sui listini di www.mitab.it)

Mi spiace che questo bel blog venga attaccato ma e' una dinamica che non so perche' si instaura sempre via internet.
Non capisco il problema... non vi piace come sono le recensioni di fumareconstile? non tornateci allora!
Mica siamo clienti/negozianti lecito dire la propria ma perche' usare toni cosi' aggressivi?

A me personalmente fumareconstile ha aperto un mondo e ringrazio i curatori.
Forse in tanti vorremmo un fumarequotidiano ma come gia' detto il web di spazio ne ha parecchio o senno' ci sono iofumo e lasigaretta che trattano marche piu' diffuse

Anonimo ha detto...

Ma come si fa a non aver mai provato le camel senza filtro?
Ma dove vivete??
Ecco la scansione - non avevo la macchina fotografica digitale: http://tinyurl.com/camelsenzafiltro

Anonimo ha detto...

l'altro giorno entrando nel tabacchino e prendendo un pacco dii american spirit il titolare mi ha consigliato prima di fumarle di strofinarle un pò nelle mani..mi chiedo se è vero no??

Godsize (Staff Manager) ha detto...
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Anonimo ha detto...

ok il prossimo pacchetto sarà camel original,grazie.
ma sul sito della aams non le vedevo

Matley ha detto...

COntinua questa mania degli attacchie e del vilipendio....non dateci importanza...tnt come diceva qlk1 il blog è grande...e poi uno che mette le camel come il meglio del meglio,o che usa quell'italiano(del tipo"forza non intesa come stordimenot ma come equilibrio"????)...
Solo mi spiace che abbiate dette che altri si sono aperti i loro bloggucci personali, che siamo già a 5 via discorrendo...
Io non credo di aver aperto un blog personale, o almeno credo di cercare di dare nel modo più imparziale possibile la panoramica dell'altra faccia della medaglia, del fumarebeneesempre...
Ma forse ho capito male io...
A presto e buon lavoro
LaSigaretta STaff

Anonimo ha detto...

X MATLEY E VOLENDO ANCHE X FUMARE CON STILE:

Inserire tra i parametri di valutazione la voce STORDIMENTO quando si prende in esame il gusto ed il piacere di fumare è un controsenso in termini; lo vedrei + indicato per "Drogarci con stile", usato per far capire le differenze tra Peyote e MDMA....Matley...pensa e rifletti...non è sbagliato il criterio di Smoking Pleasure.

Anonimo ha detto...

Giuro che dico solo questo e poi ritengo la querrelle chiusa...
Io contestavo l'italiano sgrammaticato usato, e comunque il piacere di fumare è dato anche dallo stordimento, ovvero da quella piacevole sensazione di leggerezza che la sigaretta sa darci...

Anonimo ha detto...

a me le STOP piacciono. Ma non valgono quello che costano.

Godsize (Staff Manager) ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

le stop???ke sono???

Anonimo ha detto...

ragazzi di fumare con stile mi date un suggerimento o un indizio per capire il rodotto della prossima recensione? grazie

Anonimo ha detto...

rispondo subito dicendo che questa momentanea assenza di recensioni è dovuta al fatto che il mio collega si trova attualmente negli U.S.A,vi lascio quindi immaginare la fininalità del viaggio,diciamo solo che ne vedremo delle belle....
Sfaff....

Anonimo ha detto...

Le STOP sono delle sigarette forti ideate dal Monopolio di Stato, commercializzate in seguito dall'Ente Tabacchi Italiani ed ora, se non erro, sono vendute dalla BAT Italia. Negli anni le percentuali di catrame e nicotina sono diminuite per rientrare nei limiti fissati dall'UE ma restano sigarette da "stordimento".

A proposito di USA, in molti stati sono state adottate le sigarette Fire Safe dovrebbero evitari il pericolo di incendi provocati accidentalmente dalle cicche.
Molti fumatori sul web si lamentano del gusto mediocre e del fatto che si sengano continuamente, potreste dirmi qualcosa di più??

Costas ha detto...

Hellow from Greece (Hellas) SMOKING WITH STYLE!
Continiew the good work! (Sorry for my bad english)
You can see also my blog with a lot of photos of premium cigarettes
and not, also a lot of different marks (American, whole Europe, Greek)
www.costasfotoscigarettes.blogspot.com
ROMANS You have a very big history like us, and we must give our continiew lights to Humanity (against the false light that America try to give) and not only America ... Christians, Islamists, communists, fasists, nazis, fanatics of one God Religion ...

Leonardo ha detto...

Molto interessante, io fumo 20 sigarette al giorno, certe volte anche 30, di marca Winston (selezionata con cura come la più economica) con una morbosità che a volte le accendo senza neanche rendermene conto. Un approccio più sensato al fumo, cioè una ricerca di sapore e non solo appagamento psicofisico può portare a una drastica riduzione della quantità di sigarette fumate? Mi spiego, voi che fumate per il piacere di degustare un prodotto quante sigarette fumate in una giornata? E' come per un amante di alcolici che alla sera si gusta un pregiato vino o comunque avete una dipendenza che vi porta a fumare un tot di sigarette giornalmente?
Grazie mille.

fey79 ha detto...

ho tanti pacchetti di sigarette vintage pieni e sigillati, da collezione o da fumare.... come preferite rimoldi.f@live.it